"Forno Campo de’ Fiori" è da sempre un simbolo e un punto di aggregazione.
Fin dai tempi dello Stato Pontificio a Campo de’ Fiori si tenevano, corse, palii ed esecuzioni capitali, ricordate dal monumento a Giordano Bruno eretto nel centro della piazza.
La piazza è poi stata dal 1819 sede di un animato mercato e di un pullulare di locande.
"Forno Campo de’ fiori" forniva gia allora la più celebre delle taverniere, Vannozza de’ Cataneis, amante di Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) e madre di Lucrezia, Cesare, Juan e Jofrè nati tutti nel palazzo tra Via de’ Cappellari e Vicolo del Gallo come dimostra lo stemma borgesco affisso sulla sua facciata. Questo stabile ospita tutt’oggi la pasticceria di "Forno Campo de’ Fiori".
Il nostro pane dall’antichità ad oggi ha deliziato palati celebri come quello del Metastasio, del Belli, dello scrittore Palazzeschi, di Beatrice Cenci e di Gioacchino Rossini che proprio qui vicino, a Vicolo dei Leutari, compose "Il Barbiere di Siviglia"...
..ma senza allontanarsi troppo dal vero senso di questa ‘storia’ basta dire che "Forno Campo de’ Fiori" è da sempre culla culinaria di tutti i Romani e più in particolare di quelli nati e cresciuti nei Rioni Parione e Regola e ancora di tutti quelli che scoprendo un di per caso questo Forno non se ne sono più allontanati.